Se vogliamo bene alla madre e c’interessa che dorma la notte

roma

Se vogliamo bene alla madre e c’interessa che dorma la notte, meglio non dirle come sua figlia tagli come un kiwi maturo piazza M., quando entra da Oslavia sul motorino che nella sua mente forse è un insetto volante che ha linee rette che nessuno spezza. L’insetto si salva. Ma la figlia davvero pensa che nessuno possa rompere le geometrie che compone nel tagliare piazza M. entrando da Oslavia, quando lei cerca la via più breve? La figlia non vuole o non può o non sa guardare noi che la scansiamo? (rallentiamo, freniamo).

Anche noi possiamo spezzare o lasciarci spezzare.

Meglio non dire alla madre. Della figlia. Dell’insetto cartesiano che è diventata sua figlia. Ma se non vogliamo bene alla madre, perché non raccontarle di questa fanciulla che taglia piazza M. come una pesca di pasta sfarinata e gialla, dedita solo a incidere il frutto che è la piazza ed è il tempo (da spezzare, la pesca). Questa fanciulla così innocente da non sapere, ora che guida, che anche lei può essere spezzata e tagliata: sussurriamola alla madre, domani, se non vogliamo bene alla madre, se c’interessa che la madre non dorma più.

→ Roma eiacula macchine che per le strade di Roma ingravidano Roma di figli malati.