«Il romanzo Stati di grazia di Davide Orecchio, edito da Il Saggiatore nei primi mesi del 2014, è la dimostrazione che la letteratura può testimoniare, con una lingua ricercata e visionaria, gli orrori della dittatura in Argentina e contemporaneamente denunciare le aberranti condizioni di lavoro dei carusi nelle zolfare siciliane: la storia, infatti, si svolge tra Italia e Argentina e narra le vicende di tanti personaggi che si muovono tra la Sicilia, Buenos Aires, il Nord dell’Argentina e Roma.»
«Orecchio parte da precisi eventi storici, sui quali si documenta con perizia certosina, segnalando le sue fonti e costruendo un ordito narrativo di complessa impostazione.»
Inizia così la recensione di Beatrice Mantovani, pubblicata da Sul Romanzo.