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  1. Stati di grazia, (il Saggiatore 2014) è il mio secondo libro di narrativa, e il mio primo romanzo. La raccolta è un elastico che si allunga nella capsula del tempo dove gli accadimenti che noi assegniamo per convenzione al passato, al presente, al futuro si registrano, imprimono e diventano fossili, dati da recuperare o destare. L’elastico conduce esili. Partenze. Ritorni. Ci si può sentire esuli nella propria città e nella famiglia che si abita. Soli, ossessionati. Ci si può sentire alieni nel proprio lavoro, poveri, schiavi dell’economia; e scegliere il viaggio. E’ la fuga. L’esilio economico. L’ultima moltitudine che lo intraprese tra l’Italia e l’Argentina s’incista tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta del Novecento. Ma l’elastico si muove, non mette radici. C’è ad esempio l’esilio politico. Vent’anni dopo, scoccato il golpe del ’76, inizia il dispatrio. Una nuova vita spesso nell’ombra di Roma. La collezione di storie si tiene nella colla di uno e uno solo: il minatore, l’emigrante, il bracciante, il personaggio uomo italiano che li testimonia (gli altri) e che loro testimoniano.
    SICILIA, 1954 – 1955
    ARGENTINA, 1955 – 1976
    ROMA, 1976 – 2006
    In questa pagina le recensioni, altre informazioni sul libro e un po’ di fotografie.
  2. Città distrutte. Sei biografie infedeli (Gaffi 2012) è il mio primo libro di narrativa. Una raccolta di racconti. Per informazioni, indice, fonti, rassegna stampa, video e premi rimando a questa pagina. Un regista sovietico esule in Italia è artefice e vittima della propria solitudine. Una ragazza argentina, negli anni della dittatura, mostra ai militari di Buenos Aires un coraggio impulsivo e ingenuo. Un giornalista siciliano matura attraverso il fascismo e una democrazia imperfetta. Un bracciante molisano insegue la redenzione dalla povertà della sua terra. Un diplomatico prussiano trova il proprio destino di filosofo mentre Roma cade, presa dalle truppe di Napoleone. Una poetessa infelice prova a riscattarsi in una scrittura frammentaria ed emotiva. In Città distrutte rielaboro il genere biografico mescolandolo alla finzione. I ritratti si basano su fonti edite, materiali d’archivio, fatti documentati, ma li rispettano fino a un limite preciso, varcato il quale il lettore è testimone di un tradimento: la ricostruzione saggistica cede il passo all’invenzione.
  3. Andrea Cortellessa (a cura di), La terra della prosa. Narratori italiani degli anni Zero (1999-2014)., L’Orma Editore 2014. In questa antologia le pagine che mi riguardano sono: 804-835. «Nel nuovo millennio in Italia hanno già esordito 30 narratori che vale davvero la pena di leggere. Questo libro li contiene tutti».
  4. Dylan Skyline, Nutrimenti 2015. In questo libro c’è un mio racconto (Zimmer Man) ispirato a Bob Dylan. Il volume – si legge sul sito dell’editore – «raccoglie dodici racconti su Bob Dylan, ispirati da lui, che parlano di lui. Dodici scrittori italiani di diverse generazioni, nati tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, tra loro diversi e altrettanto contraddittori, lo interpretano ciascuno a suo modo, attraverso l’autobiografia, la cronaca o l’invenzione pura e secondo il proprio progetto di scrittura, offrendo uno spaccato significativo di quel che si produce in Italia in questi ultimi tempi».