L’estate del 1994 partii per un viaggio on the road verso Francia e Spagna con uno zaino, una tenda e qualche biglietto di treno. Con me avevo un libro di Conrad (Lord Jim) e uno di Easton Ellis (Less than zero). E un vocabolario d’inglese per le parole che non conoscevo.
Sulla strada con uno zaino e un vocabolario. Una bella fatica. Oggi ho un reader con vocabolari incorporati e tutti i libri che voglio, che posso anche scaricare durante il viaggio. I termini gergali peruviani di Los cachorros (Vargas Llosa), il romanzo breve che ho appena finito di leggere, li ho recuperati tra Google e Wordreference grazie a una semplice pressione sul reader, che sta al libro di carta come un’automobile alla carrozza.
3 pensieri riguardo “Elogio dell’ebook”
I commenti sono chiusi.
…per non parlare dei libri che uno si porta a dietro e non legge…
Eh, quelli pesano doppio!