
In quel deserto vivono creature timide di pietra. Raccontano quel che hanno fatto senza pronomi e ausiliari. Rinunciano a dire “io sono”, “io ho”. Rinunciano a dire “io”. Esistono in quello che sono state, senza pronunciarsi. [ ( Io ) ] le stimo.
Uno scrittore

In quel deserto vivono creature timide di pietra. Raccontano quel che hanno fatto senza pronomi e ausiliari. Rinunciano a dire “io sono”, “io ho”. Rinunciano a dire “io”. Esistono in quello che sono state, senza pronunciarsi. [ ( Io ) ] le stimo.
Grazie agli scrittori di TerraNullius che mi hanno invitato al #flep2013. È stato un onore e un piacere. Mi sembra che la serata sia andata bene. Grazie agli amici vecchi e nuovi che sono passati. E grazie a Serena Casini e Leonardo Oblique Luccone per i tweet e le citazioni! Adesso per tirarmi su leggo qualche pagina vitale di Mark Twain. Devo confessare che le storie di Città distrutte per me sono un Ovosodo triste. Non vanno né su né giù. Per sempre. Quindi viva Mark Twain!
Venerdì 20 settembre, alle 19, sono ospite del FLEP! Appuntamento a Roma, Aranciera di San Sisto. Parlerò di Città distrutte e del prossimo libro, che esce a inizio 2014.

La vita quotidiana sotto il nazismo e durante la Seconda guerra mondiale. Un gruppo di storici pubblica un blog: Trug und Schein. Contenuto: il carteggio tra Roland e Hilde, due tedeschi, dal 1938 fino alla fine della guerra. Corredato da wiki, podcast, commenti. Interessante. Si possono anche ascoltare gli audio delle lettere.
Qui un esempio: 25 luglio 1938 – Hilde a Roland –
