Domenica mattina ho trovato in posta elettronica questa lettera. La invia un lettore che mi aveva già scritto a suo tempo su Città distrutte. L’ho ringraziato e gli ho chiesto il permesso di pubblicarla, omettendo il suo nome e dove risiede.
«Buongiorno Davide. Forse si ricorda di me, le scrivo da…, mi complimentai con lei per il fantastico “Città distrutte“, libro che mi è entrato nel cuore – ma forse è meglio dire nella carne – e che ad ogni lettura, anche casuale, anche di singole frasi, mi regala vertigini. Ora ho letto di questo suo nuovo “Stati di grazia“, e non sto più nella pelle. Partiamo bene, già mi piace la copertina. Già mi piacciono le foto. Già mi piace la struttura labirintica della presentazione che ne fa – oh, croce e delizia dei collegamenti ipertestuali! sempre con la sensazione di non aver letto tutto, che qualcosa sia sfuggito, una foto, una frase, un commento. Leggere le sue pagine è un po’ come partecipare ad una caccia al tesoro – impareggiabile. Le auguro di cuore che il libro venga ben accolto».
GRAZIE!
Stati di grazia (il Saggiatore, 2014) – La pagina sul libro.