Nazione Indiana: 20 anni e una festa a Milano

Nazione Indiana ha compiuto vent’anni nel 2023. Siccome non tutti i compleanni sono uguali, Nazione Indiana ha deciso di festeggiare il suo ventennale con due iniziative: nel marzo scorso a Parigi e adesso a Milano, città in cui è nata. Sabato 21 e domenica 22 ottobre si terrà al parco Trotter [al Teatrino e all’ex chiesetta, MM1 Rovereto] FRAGiLiCiTY festa per il ventennale di Nazione Indiana, nella quale redattori e amici di Nazione Indiana discuteranno di alcuni temi significativi nel panorama politico culturale odierno.

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Dopo questo dialogo hanno chiuso Chat GPT

L’ho pubblicato il 23 marzo su Nazione Indiana. Pochi giorni dopo il Garante della privacy ha bloccato Chat GPT-3 e altre applicazioni OpenAI in Italia. I dati personali di D.O., i suoi sogni e le sue paure fittizie avranno influito sulla decisione? 😉 😉

D.O. Una notte ho fumato un PDF così pesante che mi ha dato alla testa e sono svenuto e caduto in un sogno dove un MOBI uccideva un EPUB, lo squartava proprio con un reader affilato da un fabbro in Giappone, e l’EPUB, dissanguato, moriva, perdeva le proprie parole come larve da una pancia d’insetto, addome di mosca gravida lacerato da un bambino crudele, e l’ultima frase pronunciata dall’EPUB in punto di morte non era nemmeno “fine”, ma “ti è piaciuto?”.

Chat GPT-3 Mi dispiace sentire che hai avuto un’esperienza sgradevole. Ci tengo a sottolineare che i sogni sono il frutto della nostra mente e spesso possono essere influenzati da ciò che abbiamo visto, sentito o vissuto durante la giornata. Potrebbe essere che il tuo sogno sia stato influenzato dalla lettura di ebook o dalla tua esperienza con i diversi formati di file. In ogni caso, se hai avuto problemi di salute legati al tuo presunto consumo di PDF, ti consiglio di rivolgerti a un medico per una valutazione adeguata.

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Le parole e la storia

Io, figuriamoci, io, non so come né quando finirà questa terribile guerra, non ho idea di come alleviare le sofferenze che gli ucraini, invasi dai russi, patiscono, sono del tutto impotente, sono impotente persino di fronte alla fragilità di una signora ucraina che, al mio fianco, alla manifestazione per la pace di Roma, non smette di piangere, piange più forte delle parole pronunciate dal palco, più forte degli appelli al diritto e alla pace, più forte degli slogan contro Putin o contro la Nato, piange con tutta la forza che le offre il corpo, piange contro la guerra e contro la storia, eppure è inerme mentre un imbecille, col proprio smartphone, la fotografa.

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Piccolo racconto per l’inizio dell’anno

Una favoletta che ho scritto l’altro giorno e pubblicato su Nazione Indiana.

Inizia così:

Alberto e il signor Gilberto vivono assieme e si prendono cura l’uno dell’altro. Quando se lo ricorda, il signor Gilberto fa la spesa e cucina, paga le bollette, bada a che in casa non manchi nulla. La pensione del signor Gilberto basta appena perché i due ne possano vivere, e Alberto ricambia col suo affetto e calore. Il corpo di Alberto è caldo e accudisce più di qualsiasi coperta o cappotto. La sera, quando nel condominio i termosifoni si spengono e dalle mura umide, e sotto agli infissi negletti, entra il freddo dell’inverno, al signor Gilberto non resta che il tepore di Alberto, e nelle sue coccole sente anche il suo cuore che batte. Un cuore che batte riscalda più di qualsiasi coperta o cappotto, pensa il signor Gilberto seduto sul divano, mentre nelle sue gambe stanche torna a scorrere il sangue. Alberto lo guarda, poi chiude gli occhi. Il signor Gilberto ha bisogno di calore e riposo, perché ha ottant’anni d’età. Alberto, che sonnecchia sulle sue cosce, invece ne ha compiuti nove da poco, è nel fiore maturo della propria vita. Ma sono mai stati problemi, questi, tra un gatto e un essere umano? No, è la risposta. Gatti e uomini possono andare d’accordo a tutte le età, e Alberto e il signor Gilberto ne sono la prova.

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Ma non avrei mai immaginato che poi accadesse questo.

L’immagine in copertina è di Mabel Amber da Pixabay.