Lubiana

Il 22 ottobre scorso sono stato ospite delle attività organizzate in Slovenia per la XVIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. È stata l’occasione per tenere un intervento intitolato Storie infedeli. Tradire il passato per raccontarlo. L’incontro è stato co-organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura e dal Dipartimento di Lingue Romanze (sezione di Italianistica) della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Lubiana.

Per circa un’ora ho parlato di un tema che mi sta a cuore, e mi pare pure sintomatico. Il rapporto, sempre più urgente, tra scrittori e storia. E il rapporto tra scrittori e storici. Le nostre infedeltà consapevoli e inconsapevoli, la nostra acribia comunque imperfetta – perché uno scrittore non sarà mai uno storico -, insomma i nostri metodi autodidatti quali rischi comportano? In altre parole, siamo all’altezza della storia con la quale ci misuriamo? Stiamo dando un contributo utile, al di là del nostro manifestarci, per dirla con le parole di Daniele Giglioli, in quanto sintomi?

Qui, su Radio Capodistria, un’intervista al riguardo.