L’abominevole Callaghan, #usa2012

Clint è tutto tranne che un fascio. Ma questa estate ho rivisto un episodio dell’abominevole Callaghan davvero sconcertante. La trama. Un gruppo di terroristi semina odio e morte a San Francisco. Sono assassini sanguinari guidati da un reduce del Vietnam (primo campanello d’allarme). A una prima impressione, non gliene frega niente della politica. Sequestrano il sindaco, lo portano ad Alcatraz e chiedono soldi. Però (c’è sempre un però) uno di loro, guarda caso, sta con un gruppo di neri politicizzati. E una di loro, guarda caso, frequenta una parrocchia di Mission (quartiere ispanico) guidata da un prete che sembra uscito dalla TdL di Gutiérrez.

Chiara teoria della zona grigia: gli assassini sono fiancheggiati da tutti i radicali di sinistra di San Francisco. Poi arriva Callaghan e nell’ordine, con una smorfia di disgusto sul viso: ammazza il Black Panther, ammazza l’ispanica in chiesa, tortura il prete libertario, ammazza tutti gli altri, fa morire una donna poliziotto che s’immola per lui e per un pelo non accoppa anche il sindaco con un colpo di bazooka. Nella scena finale Callaghan abbandona nichilisticamente Alcatraz non so se diretto a Oakland o verso Taiwan.

Da allora ne ha fatta di strada, Clint. E, ripeto, tutto è tranne che un fascio. Bisogna essere un grande attore per presentarsi alla convention del GOP e rimproverare ai Democratici di non aver chiuso Guantanamo. Obama non l’avrà chiusa, caro Clint, ma quelli dietro di te l’hanno aperta! Roba da matti. Anzi da artisti.

3 pensieri riguardo “L’abominevole Callaghan, #usa2012

    1. Vorrei solo che i repubblicani continuassero ad annoverare fra i loro quel lombrosiano che diceva che il problema della gravidanza da stupro non sussiste, perché i medici gli hanno spiegato scientificamente che se la donna rimane incinta non è uno stupro ma è lei che è una zozza. Chiunque supporti e sostenga una fazione deve avere modo di vergognarsene: rientra fra i rischi del mestiere!

  1. Son’ ragazzi, cresceranno – si diceva un tempo. Questo è cresciuto un pochetto, però, lo riconosco. Che ci vuoi fare… D’altra parte è pieno di gente che ciancia di rivoluzione, di scontri di piazza, di gambizzazioni e di attentati – e poi sono gli stessi dai quali sfiatano le geremiadi contro ogni idiozia uguale e contraria: perché, si sa, quelle degli altri sono sbagliate, pericolose, qualcuno potrebbe farsi male. Questo non è un pianeta: è un manicomio a cielo aperto! 🙂

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