Calcolo di aver posseduto 7 computer primari. Il più vecchio dei file, Tesina.doc, storicizzato in un’era che precede l’avvento di Berlusconi e la morte di mia madre, ha compiuto 6 traslochi e ancora “è”. Destato da ricerche distratte del Finder, a volte affiora Tesina.doc. 21 anni d’età. Il dormiente. Parla una lingua morta. A quali ingranaggi s’affida? Solo con Open Office accetta il dialogo. Nello stupore del mio schermo Tesina.doc es-plo-de. Affiora la lingua di qualcuno. Un ragazzo? Qualcuno prova a farsi capire. Incespica in uno stile che a me non interessa e promette:
«Esaminerò questo aspetto predominante della teoria di Humboldt attraverso la lettura dei suoi due scritti politici principali, le Idee per un saggio sui limiti dell’attività dello Stato e il Memoriale per una costituzione corporativa, cercando di evidenziare le differenze tra di essi, visto che furono elaborati in fasi molto diverse della vita dell’autore, ma anche i caratteri comuni ad entrambi e, su tutto, l’impostazione di Humboldt, la sua visione del mondo e della società, già pienamente dispiegata nelle Idee, che lo condusse poi ad alcune scelte che si direbbero consequenziali espresse nel Memoriale».
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Esaminerò — questo predominio — attraverso — la visione — del Memoriale — le Idee – che si direbbero — predominanti — comuni — dispiegate — le differenze e i limiti — di Humboldt il saggio — ma in buona costituzione — predominante — egli — di carattere — autore.
Tesina.doc non dice se nacquero di notte, le righe. Se accanto dormiva un gatto. Se accanto dormiva una madre. Se era giorno, un disco dei Nirvana suonava. A Roma s’attendeva Zooropa. È di cattivo gusto mettere ChiEro di fronte a ChiSono, senz’avvertire. Solo Finder è capace di simili gaffes. L’idiota ostinazione di Finder lo porterebbe a scovare cadaveri, se nell’hard disk ve ne fossero. [ Nell’hard disk ci sono cadaveri. Finder li troverà ] Finder trova senza volere, persino. Non autorizzato. Si dice che a prescindere da Search, Finder scovi. Di tutto. Neanche più parla con Spotlight. Non ha bisogno che Spotlight l’inneschi. Finder è il disseppellitóre. Ha lo scafandro. Usa l’ossigeno della mia lingua, vent’anni e più in punto doc, in lettere e txt; ma quando l’espira m’intossica. Io intossico me, con la mediazione di Finder. L’io cadaverico lingua di ieri avvelena l’io odierno.
Finder sa me. Ha catalogato migliaia di volte — me. È il capitano dei backup. È il mastro di chiavi di Storage. Storage ha un padrone, ed è Finder. “Me” sta diventando .me. “Io” diviene .io. Infinitamente ChiSono risveglia ChiEro (dalla cuccia di Tesina.doc).
Finché entra Logout.