Mucchio recensisce Città distrutte

Annarita Briganti, Città distrutte.

«I premi servono a mettere in circolazione nuovi scrittori. Davide Orecchio, esordiente con la raccolta di racconti Città distrutte (Gaffi), vince a sorpresa la 38esima edizione del Mondello. A Palermo, a fine novembre, si contenderà il SuperMondello con gli altri due vincitori, Paolo Di Paolo e Edoardo Albinati. Orecchio (classe 1969) ci ha messo tre anni per pubblicare queste sei “biografie infedeli”: un regista sovietico in esilio, una desaparecida argentina, un`intellettuale romana solitaria, un giornalista siciliano tra fascismo e comunismo, un bracciante molisano e un diplomatico tedesco, che ha fondato l’università di Berlino. Percorsi esistenziali in luoghi e tempi diversi accomunati da una città distrutta dal potere. Vite di personaggi realmente esistiti mescolate a fiction e autobiografia. Le parole sgomitano per spaccare la pagina, ci sarebbe materiale per altrettanti romanzi.»

ALLEGATO

Repubblica sul Mondello a Città distrutte

Repubblica, 6 giugno 2012

Annarita Briganti, Albinati, Di Paolo e Orecchio vincitori del Mondello

Davide Orecchio, esordiente con la raccolta di racconti Città distrutte (Gaffi), vince la 38esima edizione del Premio Mondello. Gli altri vincitori, annunciati ieri a Milano, sono Paolo Di Paolo con il romanzo Dove eravate tutti (Feltrinelli) e Edoardo Albinati con il memoir Vita e morte di un ingegnere (Mondadori). Nomi nuovi e nuove regole volute dagli organizzatori Ernesto Ferrero e Giovanni Puglisi (Fondazione Sicilia). Il SuperMondello, a Palermo a fine novembre, sarà assegnato da una giuria di 240 lettori forti, clienti di una ventina di librerie indipendenti (Arion a Roma, Hoepli a Milano) e megastore (Feltrinelli a Genova, Ubik a Cosenza). Nella stessa serata 100 studenti palermitani nomineranno il vincitore del Mondello Giovani. Emanuele Trevi, Massimo Onofri e Domenico Scarpa, membri della giuria tecnica, hanno scelto i vincitori all`unanimità. «Per la prima volta abbiamo lavorato senza le pressioni degli editori», rivela Trevi. «Basta con la corruzione dei premi».

Orecchio ci ha messo tre anni per pubblicare queste biografie infedeli di personaggi realmente esistiti: il fondatore dell’università di Berlino, un regista russo, una desaparecida argentina. «Talento rozzo e raffinato», lo definisce Scarpa. Gli altri due vincitori segnano il ritorno sulla scena letteraria del padre. Dov’eravate tutti, dov’erano i padri, mentre i ventenni si smarrivano nel ventennio berlusconiano: Di Paolo risolve il conflitto generazionale con la ricerca di maestri e dedica il Mondello a Antonio Tabucchi. L’ingegnere del titolo di Albinati era suo padre. Il Premio Critica letteraria va a Salvatore Silvano Nigro per Il principe fulvo (Sellerio), biografia di Tomasi di Lampedusa. Tutti ricevono 3.500 euro, più 2.500 euro a chi si aggiudicherà il SuperMondello.

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