Non riesco ad aggiornare seriamente il sito perché sono preso da lavoro impegnativo, oltre che – nel gennaio trascorso, volato – dal congresso Cgil, e da una piazza che si è andata riempiendo contro i porti chiusi (Roma, Montecitorio, 28/1). In assenza di parole metto le foto. Non indizi, prove.
Metto una targa in memoria di Giuseppe Di Vittorio (Bari, 23/1).
Metto una pagina classica di Primo Levi, da Il sistema periodico, sull’impurezza e l’antifascismo.
Metto una lettera inviata dal padre, un tempo bambino ebreo ungherese scampato al genocidio nazista, alla figlia, nel giorno della sua nascita libera in Svezia. Un consiglio molto, molto saggio: mai commiserarsi (da Elisabeth Åsbrink, 1947).
Segnalo questa conversazione che ho avuto con la scrittrice tedesca Natascha Wodin a Plpl 2018, poi pubblicata su Nazione Indiana.








