Una targa in memoria di Giuseppe Di Vittorio. Una pagina classica di Primo Levi sull’impurezza e l’antifascismo. Una lettera dal padre, bambino ebreo ungherese scampato al genocidio nazista, alla figlia, nata libera in Svezia. Un consiglio molto saggio: mai commiserarsi
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Morti rosse
«Ecco, proprio i fatti di Praga hanno certamente avuto un peso anche contro il fisico di Longo. Non c’è dubbio che i malori vengono quando vogliono, ma è scientificamente provato che il grande lavoro portato avanti per anni in condizioni aspre com’è sempre l’attività politica clandestina o no, in galera o sui sentieri partigiani, segna il fisico. Ma certe malattie, come quella che ha colpito Longo, sono anche determinate dagli stress dolorosi, dal dovere assumersi responsabilità fuori del comune ed è senza dubbio il caso di Longo. Rivedo Giuseppe Di Vittorio impallidire sul balcone […] Ricordo Ruggiero Grieco, una delle…
Felice Chilanti (1914-1982), parte uno
Qualche anno fa, nel 2007, su Rassegna pubblicammo una biografia di Giuseppe Di Vittorio firmata da Felice Chilanti. Il libro intervista scritto negli anni 50. Nella premessa misi insieme qualche dato su Chilanti. Mi è venuta voglia di ritirare fuori quella roba anche per riappropriarmi del mio lavoro, al quale biografie di Chilanti apparse in rete si sono in parte “ispirate” – per non dire che l’hanno chirurgicamente saccheggiato – omettendo la benché minima briciola di citazione. Qui spezzo il tutto in tre parti. Ecco la prima.