
22 settembre 1989. I tedeschi della DDR sono in subbuglio. Il 10 settembre il governo ungherese ha aperto i confini con l’Austria per i cittadini della Germania Est: si sono precipitati a migliaia. Dall’inizio del mese, a Lipsia, è tutta una manifestazione anti-regime con epicentro nella Nikolaikirche. Repressione e arresti finora non hanno funzionato granché. Spazientito, Erich Honecker, Segretario generale del comitato centrale della Sed (il Partito socialista unificato di Germania) prende carta e penna e scrive ai segretari regionali del partito. Pochi ordini perentori: è tempo di farla finita con «provocazioni» e dimostrazioni. E’ tempo di «sradicare il germe di queste azioni ostili, e impedirne la diffusione tra le masse». Bisogna «isolare gli organizzatori dell’attività controrivoluzionaria». L’ordine sarà eseguito?
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25 settembre 1989. Honecker rientra a Berlino dopo un’assenza per motivi di salute. L’ordine è stato eseguito? Pare di no. Anche questo lunedì, infatti, si tiene a Lipsia la “Montagsdemo” del Neues Forum*. Partecipanti: dai 5 mila agli 8 mila. Richieste della piazza: riforme democratiche, bitte.
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Il compagno Erich alza il telefono:
«Ehi, dico, non dovevamo reprimerli?»
Fonte: www.chronik-der-mauer.de
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