Prime ore su Anobii

La biblioteca di Seattle

Finalmente sono entrato in Anobii. Mai andato finora, per pigrizia. Eppure da anni desideravo catalogare i miei libri. E i libri che furono di mio padre. E i libri che furono di mia madre. E i “nostri” libri: quelli comprati in 10 anni di convivenza con A. Insomma una montagna di libri.

Anobii potrebbe essere il posto giusto per me. Ma passeranno mesi, forse anni, prima che cataloghi tutto. L’esca è stata l’applicazione iPhone: è geniale, basta fotografare il codice a barre e trova subito il libro, e te lo salva nello scaffale con tanto di thumb. Magia pura. Perfetta anche per crearsi una lista dei desideri, ovunque uno sia nel mondo, in qualsiasi libreria abbia messo piede. Lo so, sono cose arcinote; novità solo per me.

L’unico problema sono i libri… senza codice a barre. I libri vecchi, amati, preziosi. Per quelli bisogna frugare nel database di Anobii, e non sempre ho trovato l’edizione che cercavo. Un po’ di fatica in più.

Poi c’è la community, le persone che hanno i tuoi stessi libri, che consigliano, ricevono consigli, eccetera. Immagino sia un aspetto affascinante di Anobii. Spero di capire in fretta come funziona.