Sofia Catalano, scrivendo del Premio Mondello (6 giugno 2012):
«Il Premio Mondello è un premio «libero», dinamico, all’insegna della grande letteratura, sottratto a qualsiasi tipo di pressione editoriale. Un premio diverso da tutti gli altri (800!) assegnati in Italia ogni anno. Un occasione di incontro e di dialogo unica che premia la cultura in senso lato, mettendola al primo posto per una visione di sviluppo del Paese più ampia di quella odierna, decisamente penalizzata e non solo dai tagli. Lo si proclama a gran voce nella conferenza stampa di Milano per annunciare i nomi dei vincitori del premio «Opera Italiana». Lo sottolinea Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia che, da quest’anno, guida il comitato esecutivo del Premio insieme al direttore del Salone internazionale del libro Ernesto Ferrero. «Se il premio non avesse questa vitalità, frutto della libertà di alcun vincolo con le case editrici, non si potrebbe lavorare così bene» conferma Emanuele Trevi, che insieme a Massimo Onofri, Domenico Scarpa e Paolo Giordano ha composto la giuria. Ecco dunque i vincitori: Edoardo Albinati con Vita e morte di un ingegnere ( Mondadori), Paolo Di Paolo con Dove eravate tutti (Feltrinelli), Davide Orecchio con Città distrutte (Gaffi). Il catanese Salvatore Silvano Nigro con II principe fulvo (Sellerio) è invece il vincitore del Premio della Critica Letteraria.
Le opere sono state votate all’unanimità dai giurati che hanno avuto parole di elogio per tutti ma sono rimasti stupiti dall`opera di Orecchio, un esordiente di 43 anni, considerato un vero talento, un fuoriclasse dalla scrittura anche se a volte «selvatica o eccessiva». «Rozza e raffinata allo stesso tempo, ma curiosa e dal valore esistenziale prepotente», sancisce Domenico Scarpa. Città distrutte è una raccolta di sei racconti («ognuno vale un romanzo», dice Scarpa) dove l’autore rielabora il genere biografico mescolandolo alla finzione. Nel volume di Albinati Vita e morte di un ingegnere si ricostruisce, con crudele precisione, la vita di un uomo talentuoso attraverso i corridoi del boom economico. «Un`analisi severa di una catastrofe personale che indaga sulla puerilità di un uomo che rimane sempre figlio, in un immobilità che è tipica anche dei nostri giorni», commenta Massimo Onofri. In Dove eravate tutti Paolo Di Paolo rivive e ripercorre un`ostinata «archeologia di se stesso» domandandosi dove erano i padri, soprattutto, nel declino di un Paese, in una città, Berlino, che diventa simbolo di destini incrociati. Il libro di Salvatore Silvano Nigro Il principe fulvo è un saggio su Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che vuole essere letto come un racconto, ricco di documenti e aneddoti inediti.
I tre vincitori del Premio Opera Italiana si contenderanno a Palermo, a fine novembre, il Super Mondello, la cui vittoria sarà decretata da una giuria di 240 lettori «qualificati», selezionati da 24 librerie sparse in tutta Italia. L`evento si svolgerà nel restaurato Palazzo Branciforte. In quell`occasione 100 studenti di scuole palermitane assegneranno il Mondello Giovani.»