Cristina Taglietti (Corriere della Sera) su Mio padre la rivoluzione

Sulla Lettura/Corriere della Sera del 28 ottobre Cristina Taglietti racconta Mio padre la rivoluzione con queste parole:

«Orecchio lavora sulla lingua e sulle immagini per strappare i protagonisti dal piano strettamente cronologico e proiettarli in un eterno presente che non ha nulla di nostalgico. Il senso della complessità della storia è reso proprio dalla coesistenza di fatti e di invenzioni, di verità e di menzogna. Crea una sorta di vertigine precipitare in queste dodici storie».

(foto minimum fax – LINK ALL’IMMAGINE)