Due giorni dalla vita di Paul Léautaud

«La cassiera continua a chiedere di me. Si lamenta di non incontrarmi più (va dal lattaio prima di quando ci vado io), dice che non penso a lei, che, se ci sposeremo, la lattaia sarà la sua damigella d’onore. […] Stasera, alle 5, una gran bella donna nella macelleria della Coopérative. Abbastanza alta. Belle forme. All’incirca 35 anni, forse 40».
Paul Léautaud, Diario. 1893-1956, a cura di Oreste del Buono, Garzanti 1969.

Leautaud

Il romanzo e i prototipi

«Per parlare dei prototipi bisogna comprendere che lo scrittore si accosta al lavoro comune delle generazioni, trova una soluzione, comprendendo compiutamente quanto gli altri non hanno compreso e perciò, talvolta, quello che noi riteniamo un prototipo può risultare in testa all’opera d’arte. Talvolta è come se la realtà realizzasse ciò che lo scrittore aveva previsto, quasi calcolato. La realtà si dimostra la scoperta di ciò che era già stato anticipato, costruito.»
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Viktor Šklovskij, Tolstòj, il Saggiatore 1978, traduzione di Maria Olsúfieva, p. 302.

Tòlstoj

Viktor Šklovskij, Lettera sesta

«Mi hai dato due incarichi. 1) Non telefonarti. 2) Non vederti. Adesso sono un uomo occupato. C’è anche un terzo incarico: non pensare a te. Ma tu non me l’hai affidato. Tu stessa talvolta mi chiedi: – Mi ami? Allora so che è il momento del controllo dei posti. Rispondo con la diligenza del soldato del genio, che conosce male il regolamento della guarnigione:
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– Posto numero tre, ma non lo so di preciso, il posto di guardia è vicino al telefono e sulle vie dalla Gedächtniskirche fino ai ponti sulla Yorckstrasse, non oltre. Consegne: amare, non incontrarsi, non scrivere lettere. E ricordare com’è fatto il Don Chisciotte.
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Il Don Chisciotte è stato fatto in prigione per errore…..  »
Zoo o Lettere non d'amore
Viktor Šklovskij, Zoo o Lettere non d’amore, Einaudi 1966, p. 39, traduzione di Sergio Leone e Sergio Pescatori.