E’ all’ora del tè che l’uomo e la donna (protagonisti del racconto Psicologia della Mansfield) si incontrano: nel salotto di lei che mette su il bollitore. Lui si toglie il cappotto. E si siede («Era deliziosa, questa faccenda del tè – e lei aveva sempre tante cose da mangiare: piccole tartine piccanti, biscottini di mandorle dolci, e una torta scura, succulenta che sapeva di rum – ma era sempre un’interruzione»). Lei taglia la torta e dice: «Mangiala con immaginazione. Rotea gli occhi, se puoi, e gustala dal profumo. Non è una tartina tolta dal sacchetto del cappellaio, è il tipo di torta che meriterebbe di essere nominata nella Genesi». Certo, loro due parlano, sorridono, comprendono, si comprendono. Con gentilezza, misura, perfino avarizia. Improvvisamente «rimasero muti per puro sgomento». Finché lui non se ne va: ha un appuntamento.
Pomeriggio malinconico di parole e gesti mancati, di buone maniere, di piccoli addii e piccoli errori, forse nemmeno irreparabili.

AGGIORNAMENTO, 18/11/2022
Torna in libreria Pranzi d’autore, grazie a minimum fax. Una nuova edizione delle ricette letterarie di Oretta Bongarzoni. Di Pranzi d’autore ho scritto così tanto, su questo sito, che non riesco ad aggiungere altro. Sono felice di avere trovato un editore che lo riproponesse. Voglio solo festeggiare.
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SOUFFLÉ AL RUM
Ingredienti
100 grammi di zucchero
un cucchiaio abbondante di farina
burro
3 tuorli d’uovo
4 chiare d’uovo
poco meno di un quarto di latte
6 savoiardi
un bicchierino di rum
zucchero al velo
→ Mettere in casseruola sul fuoco un bicchiere e mezzo di latte e 50 grammi di zucchero; a parte, sciogliere in una tazza una bella cucchiaiata di farina con mezzo bicchiere di latte freddo, ottenendo una pastella colante. Quando il latte nella casseruola bolle, unire la pastella, mescolando bene. Far cuocere per due minuti sempre mescolando, fino a ottenere una colla densa. Spegnere il fuoco, aggiungere 15 grammi di burro, lasciare freddare un po’ e poi aggiungere uno alla volta i tuorli d’uovo.
→ Montare le chiare a neve e unirle al composto (completamente freddo), cominciando con mezza cucchiaiata e poi via via versando tutto il resto. Imburrare uno stampo da soufflé (capienza un litro e mezzo) e versarvi due cucchiaiate di zucchero, facendolo aderire dappertutto.
→ Tagliare i savoiardi a dadini e spruzzarli di rum. Mettere nello stampo una strato di composto, poi sopra i dadini, poi, ancora, il composto; e così via, terminando con il composto e badando che il tutto non superi la metà dello stampo. Infornare a calore medio e far cuocere per mezz’ora. Nel forno, il soufflé cresce e raggiunge il bordo dello stampo. Cinque minuti prima di estrarre il soufflé dal forno, spolverizzare con zucchero a velo che formerà una strato caramellato.
(Da: Oretta Bongarzoni, Pranzi d’autore, Ed. Riuniti 1994, pp. 136-137. Da un po’ di tempo pubblico sul blog le ricette tratte da un vecchio libro di mia madre. Chi vuol sapere perché lo sto facendo, può leggere qui.)
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P.S. Oggi, bellissima sorpresa, Marco Filoni scrive dei Pranzi d’autore sulla sua rubrica BARWEB, a pagina 7 del Venerdì di Repubblica.