Un mio racconto sul prossimo WATT

WATT

Sul prossimo volume di WATT, atteso per metà maggio, ci sarà un mio racconto. Sembra che sarà una cosa strepitosa. Non il mio racconto. Il prossimo WATT. Strepitoso nonostante il mio racconto. Fuochi d’artificio di grafica, testi, illustrazioni. Altro non si può rivelare. Top secret. Non lo so neanche io.

L’orologio russo, rosso, fermo della storia

orologio_russo

Nell’estate del 1990 andai a Berlino a studiare il tedesco e vedere cosa stava accadendo laggiù. Era la prima estate dopo il crollo del Muro, l’estate di Good Bye Lenin! Una domenica acquistai da un soldato russo, al mercatino della Porta di Brandeburgo, quest’orologio dal quadrante rosso che ora fotografo su uno sfondo rosso. I soldati dell’Armata Rossa vendevano di tutto, a Berlino, nell’estate del 1990. Quest’orologio dopo pochi giorni smise di funzionare. Si fermò. E io giù a elucubrare: “Lo vedi, è un simbolo. E’ la fine della storia”. Tutte stronzate. Era solo una patacca. La storia proseguì.