Scanner, o dell’autoproduzione. Un appuntamento romano

Se l’autoproduzione è un’utopia, Maurizio Ceccato l’ha portata sulla terra e, a Roma, la libreria Scripta Manent è la sua isola. Se non avete mai incrociato questo geniale illustratore e la sua compagna Lina Monaco, l’occasione buona potrebbero essere i prossimi 5, 6, 7, 8 febbraio. Quattro giorni dedicati a Scanner, un festival delle autoproduzioni italiane.

Scanner

Io Maurizio Ceccato l’ho conosciuto quando realizzò la seconda, bellissima copertina di Città distrutte. In seguito partecipai al Watt greco, il 3,14: in quel numero del magazine scrittori e illustratori s’incontravano e dedicavano alla classicità e al mito. Uno degli autori presenti, Matteo Nucci, scriveva in un passaggio:

«L’ozio e l’abbandono sono terribilmente invisi ai tedeschi e a tutti i popoli malati di produttività, ignari della forza con cui l’ozio accresce la capacità di stupirsi».

Qui non è utopia ma attualità dell’Europa; un motivo in più per riprendere in mano Watt. Continua a leggere “Scanner, o dell’autoproduzione. Un appuntamento romano”

Due appuntamenti: Jan Peter Bremer a Roma e WATT a Bookcity

Il 21 e il 22 novembre ecco due appuntamenti che mi coinvolgono. Il 21, alle 18, a Roma presso la libreria Feltrinelli International con Andrea Di Consoli presento lo scrittore tedesco Jan Peter Bremer, autore de L’investitore americano (premio Döblin 2011, L’Orma Editore 2013). Il 22 invece sono a Bookcity per parlare della rivista WATT (che ha ospitato anche un mio racconto, vedi sotto.)  Continua a leggere “Due appuntamenti: Jan Peter Bremer a Roma e WATT a Bookcity”

Un estratto dall’estratto che ho letto alla festa di WATT

Dal suo angolo l’adolescente rincasa nel bambino, nel figlio perpetuo che se parlasse produrrebbe falsetto, lamenti, ma emette giusto uno sguardo sul vecchio mondo che risorge. Il lanificio. Il maglificio. La maquiladora. Il libero scambio. Le dodici ore. La produttività. La famiglia, la collaborazione e il solvente. La sabbiatura dei jeans. La scoloritura. La silicosi. Il marcatempo, il flusso. Lo sversamento e lo scolo. Il trono. La madre. Il padre. Il mare macchiato. Il catrame sulla spiaggia. Il getto perpetuo della realtà. La vita che disbosca la vita fino alla fine del bosco. Non c’è più progetto. Non c’è più tempo se non il tempo passato. Il rigurgito di ieri. Vomitare ieri e cibarsene. Obbedire alla realtà. Aspettare di non essere mai pronti. Acconsentire al potere che sbaglia. Accettare che la vita sia un assassino.

(da WATT 3,14)

watt

Ho visto WATT 3,14

Al Salone del libro di Torino ho visto WATT 3,14, l’ultima creatura partorita da Ifix e Oblique. E’ il terzo numero di WATT. Contiene racconti di Matteo Nucci, Alessandra Sarchi, Francesco Targhetta e molti altri (tra cui il sottoscritto). Illustrazioni di Pier Franco Brandimarte, Ilaria Demonti, Enrico D’Elia e molti altri. Sul blog Via dei Serpenti si trova qualche informazione in più. Ma a breve il sito di WATT pubblicherà l’indice completo degli autori e illustratori.

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