Domenica, 25 ottobre 1908 Comincio a essere un poco ridicolo, con le mie storie di bestie. Proprio una vecchia zitella, una madre di gatti e cani. Con tutto il tempo che mi prendono cose del genere! Ma è più forte di me. Le mie giornate sono ossessionate dal pensiero delle bestie che vagano fuori senza nutrimento e senza riparo. La mia pietà non è come quella di Morisse che riesce a difendersi, a girarsi, ad allontanarsi. Ho una pietà attiva che mi spinge all’opposto, che mi fa muovere, che si trasforma in dovere, in responsabilità. Una bestia cui ho dato la…
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Gatti
All’improvviso ho memoria di gatti. Gatti, gatti, gatti! Certosini, soriani, bastardi, meticci. Il gatto che accarezzavo e faceva puzze di gioia, non fusa. La gatta che alla Balduina scomparve (andava per strada, era bella). La gatta che muore a un mese d’età per un’occlusione, ma prima di morire, quando io dormivo, pensava che io fossi morto e piangeva; la gatta che muore provando a fare la cacca, domenica mattina nella stanzetta, e il veterinario che la riceve da me: «Ma è solo un gatto!» «E lei è solo un veterinario!» Poi andai a Porta Portese per distrarmi, ma pensavo alla…