«Qualcosa sulla terra» libro del giorno a Fahrenheit

L’anno è iniziato bene. Oggi “Qualcosa sulla terra”, Industria e Letteratura, è stato libro del giorno a Fahrenheit Rai Radio3. Ringrazio molto Loredana Lipperini e la redazione di Fahrenheit per l’ospitalità.
È un piccolo racconto al quale forse tengo più di quanto sembri.

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«La Lettura» recensisce «Qualcosa sulla terra»

Una bellissima recensione di Nicola H. Cosentino, che ringrazio per aver dedicato tempo e parole al mio racconto Qualcosa sulla terra, Industria e Letteratura.

È uscita ieri su “La Lettura”.

“Ora, che cosa sia questo «esistere» intraducibile, a metà fra «partorire», «riscattare» e «amare», è il cuore di “Qualcosa sulla terra” (e forse della poetica di Orecchio in generale). Si parta dal titolo: viene da una poesia, “Madre, madre”, citata in esergo, di Paul Celan, e si presta a molte interpretazioni. Celan scrive: «Fare qualcosa,/ qualcosa fare,/ nell’alto, nel/ basso,/ qualcosa, sulla terra». Il «qualcosa», per Orecchio, sembra proprio questo «esistere» transitivo: amare per conto dei personaggi, farsi carico della memoria degli altri […]”.

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«Qualcosa sulla terra» dal 3 dicembre in libreria

Poco più di un anno fa Martino Baldi mi parlò di una nuova collana di narrativa breve (ma non troppo) da lui curata e mi chiese se volevo proporre un testo. Lo sventurato rispose. Ho accettato perché stimo Martino, perché non sono bravo a dire di no e perché desideravo un impegno nel quale liberarmi da anni di lavoro sulle gesta del personaggio paterno, e il cui esito fosse un racconto sollevato dal peso del passato, emancipato dalla Storia e dalle parole degli altri.

(Ma il presente ormai pesa più del passato.)

Ed eccolo qui, e mi diverte molto vederlo. Il mio libro più breve subito dopo il mio libro più lungo.

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Piccolo racconto per l’inizio dell’anno

Una favoletta che ho scritto l’altro giorno e pubblicato su Nazione Indiana.

Inizia così:

Alberto e il signor Gilberto vivono assieme e si prendono cura l’uno dell’altro. Quando se lo ricorda, il signor Gilberto fa la spesa e cucina, paga le bollette, bada a che in casa non manchi nulla. La pensione del signor Gilberto basta appena perché i due ne possano vivere, e Alberto ricambia col suo affetto e calore. Il corpo di Alberto è caldo e accudisce più di qualsiasi coperta o cappotto. La sera, quando nel condominio i termosifoni si spengono e dalle mura umide, e sotto agli infissi negletti, entra il freddo dell’inverno, al signor Gilberto non resta che il tepore di Alberto, e nelle sue coccole sente anche il suo cuore che batte. Un cuore che batte riscalda più di qualsiasi coperta o cappotto, pensa il signor Gilberto seduto sul divano, mentre nelle sue gambe stanche torna a scorrere il sangue. Alberto lo guarda, poi chiude gli occhi. Il signor Gilberto ha bisogno di calore e riposo, perché ha ottant’anni d’età. Alberto, che sonnecchia sulle sue cosce, invece ne ha compiuti nove da poco, è nel fiore maturo della propria vita. Ma sono mai stati problemi, questi, tra un gatto e un essere umano? No, è la risposta. Gatti e uomini possono andare d’accordo a tutte le età, e Alberto e il signor Gilberto ne sono la prova.

Prosegue qui.

Ma non avrei mai immaginato che poi accadesse questo.

L’immagine in copertina è di Mabel Amber da Pixabay.