Aspetti ordinari del tempo

 

«Il fondamento del realismo — pare impossibile — è la durata, non è la rappresentazione oggettiva. La rappresentazione oggettiva può anche non essere realista, può essere surrealista. La durata è realista, è legata al tempo, il tempo fa sì che le cose si presentino oggettivamente. Il nouveau roman fu uno sforzo, coronato qualche volta anche da successo, di sottrarre la durata dal romanzo. Cioè di estrarla come si estraggono le ossa da un pollo. Ora, questo è proprio della poesia, non del romanzo. Il romanzo comincia sempre: “Nel 1780 nacque il Tal dei Tali… “. La durata è legata al tempo che l’uomo vive. È il metro con cui vengono scritti i romanzi e anche i libri di storia».

« […] La durata è fondamentale, la durata vuol dire storia, e la storia è fondamentale. Perché la durata è fondamentale? Perché è il più grande mistero di tutti. La durata è Dio, insomma. Perché il tempo passa? Perché uno nasce, cresce e muore? Il nouveau roman e i surrealisti vorrebbero uscire da questa trappola. È un tentativo che è molto interessante, indubbiamente, ma insomma il tempo è Dio. È Dio che è il tempo. Il mondo esiste, dura, perché? È un mistero e il mistero è Dio. Tutto ciò che non si spiega è Dio».

ALBERTO MORAVIA