“Sistemi narrativi aperti”. Un articolo su «L’Indice»

Ringrazio L’Indice dei libri del mese per l’invito a ragionare su “scritture del sé e narrazioni storico-biografiche”. È una serie che ha già ospitato l’intervento di Giulia Caminito, e altri seguiranno. L’articolo è uscito sul numero 1 di gennaio fresco di stampa, e sul sito dell’Indice in consultazione senza lucchetto.

La Resistenza a Roma. Vivere per raccontarla

Un mio incompleto percorso nella letteratura e memorialistica della Resistenza romana.

“Perché si racconta una storia? Forse per poterla capire. La scrittura narrativa parte spesso da quel bisogno lì. Comprendere cosa è successo mentre lo si racconta. Comprenderlo grazie al racconto. Ma ci sono storie e storie. Alcune sono talmente esemplari, feroci, stupefacenti e memorabili che non le si capirà mai fino in fondo, né le si vorrà dimenticare. Allora il racconto dovrà essere trasmesso di voce in voce, di scrittura in scrittura, di generazione in generazione.

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Una laurea per Estela Carlotto

Oggi Estela Carlotto, presidente dell’Associazione delle “Abuelas de Plaza de Mayo”, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Lingue e letterature per la didattica e la traduzione all’Università degli Studi Roma Tre. Qui sorride al termine di una Lectio Magistralis commovente e applauditissima. “Non chiamateci eroine. Non lo eravamo. Eravamo madri e nonne” che cercavano verità e giustizia per le figlie e i figli desaparecidos e per i nipoti “rubati”, ha detto. E ha promesso, 93 anni d’età, che la sua battaglia della memoria, e per verità e giustizia, prosegue. Anche nell’ostile regime di Milei. Del resto una donna che ha affrontato Videla come potrebbe avere paura di Milei? È stata una mattinata indimenticabile, ed è anche motivo di orgoglio che un ateneo italiano, romano, l’abbia resa possibile.

Argentina ieri, oggi, domani

I libri sono come la frutta. Come i vitigni, come gli ulivi. Hanno bisogno del clima giusto per nascere e germinare. Senza condizioni ambientali favorevoli, non potrebbero essere pensati né scritti. Su Alias del Manifesto, che ringrazio per ospitalità e copertina, ragiono su alcuni libri nati nel passato recente e più lontano dell’Argentina, da Marta Dillon a Ricardo Piglia, e su quali libri potranno nascere nel brutale “regno” di Milei. L’articolo si può leggere qui, o anche in pagina, con la bella copertina e le illustrazioni (penso che ne valga la pena)

È il 24 marzo, anniversario del Golpe. Esattamente 10 anni fa pubblicavo il mio romanzo ‘argentino’, Stati di grazia. Anche quel libro, ‘si parva licet’, figlio di un clima. Nel pezzo ne ricostruisco la nascita, e ricordo le persone e i luoghi che lo ispirarono. Non avrei mai immaginato di farlo in un tempo così radicalmente cambiato.