A chi possa interessare. Vent’anni fa, mentre andava morendo, mia madre raccoglieva ricette. Dalle sue carte e dai libri (all’epoca Google non c’era) si spargeva per casa il sapore immaginato – con l’odore – dell’omelette di Tabucchi, del pane all’uvetta di Maupassant, dei krapfen di E.M. Forster. Stanava pietanze da romanzi, memoriali, racconti. Aveva il progetto, mia madre, di un matrimonio; ossia di sposare letteratura e cucina. Mentre moriva. Mentre il primo medico disse: è il mediàstino, di là passa il respiro, la voce, anche il cibo; è l’autostrada del corpo, signora, dove ora il suo tumore cresce. Mentre il secondo medico…
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Oretta Bongarzoni, breve nota biografica
Oretta Bongarzoni, Roma 1939 – Roma 1995. Laureata in filosofia. Giornalista. Dal 1965 al 1983 redattrice culturale di «Paese Sera». Tra le sue pubblicazioni, diversi saggi su «Nuovi Argomenti», il racconto in versi Mezzo cervello e mezzo pedale sulla rivista «Periodo ipotetico» (1967), la Guida alle case celebri, Zanichelli 1985, la prefazione a Leonardo Sinisgalli, Furor mathematicus, Ponte alle Grazie 1992, Pranzi d’autore. Le ricette della grande letteratura, Editori Riuniti 1994.
Siamo in piedi svegli di collera, compagno amico Allende
La notte tra l’11 e il 12 settembre 1973 una persona a me molto cara dedicò questi versi a Salvador Allende. (“perché ancora per molti secoli / non ci è permesso di morire”).
Betta Rauch
Angelo Titonel 1991