Ho espresso il desiderio di entrare nelle avventure di Poirot. Quello interpretato da David Suchet; gli altri – chi è venuto e chi verrà – per me non esistono. Entrarci non come attore ma come personaggio. Andare a vivere nella serie di Poirot. Cenare al suo fianco nei migliori ristoranti di Londra, fumare un sigaro assieme a Hercule e Hastings davanti al caminetto, rincuorare pallide duchesse disperate, risolvere enigmi e smascherare assassini in un eterno presente non minacciato da guerra né vecchiaia né morte.
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Jekyll 1935
Fu regalato a mia nonna da una certa Mrs. Reeves, “with affection”, nel giugno del 1935. L’avevano stampato a Lipsia nel 1886, senza diritti di traduzione (The Right of Translation is reserved). Difatti il testo è originale.
Con Poirot
Sarebbe possibile, per cortesia, trasferirmi armi e bagagli nella vita di Hercule Poirot? Per cortesia, vorrei un posticino nella serie tv interpretata da David Suchet. Non come attore. Voglio proprio viverci.
La casa di Poirot
Essere qui è un’emozione. Più tardi entrerò in un pub qui accanto e mangerò Fish & Chips. Un piatto più appropriato a Japp che a Poirot.
La cassaforte del fascismo
Estratto dal diario di D.O., Londra, 25 settembre 1925 “Arriva da Parigi, mittente anonimo (ma è Tirsi di sicuro) e staffetta elusiva, l’elenco completo dei finanziatori del fascismo dal 1921 al marzo di quest’anno. Ci sono tutti i nomi: industriali, agrari, massoni, aziende pubbliche e private, bottegai, conti, principi, avvocati, notai, cantieri navali, cartiere, geometri e cavalieri, concerie e saponerie, bottonifici, editori, armatori. Accanto a ogni nome le lire versate. Trascrivo a caso: Acquedotto di Palermo: 2000 lire, Società italiana per la fabbricazione dell’alluminio: 1000 lire, Banca agricola milanese: 1000 lire, Banca Bergamasca: 10.000 lire, Banca nazionale di Credito: molteplici versamenti da 10.000 e 45.000 lire. E…