Su pagina99 un mio pezzo su Roger Casement [qui il PDF, 3.9.2014, qui la versione estesa su Nazione Indiana, 29.10.2014]. Irlandese, diplomatico britannico, il primo a denunciare in dettagliati Rapporti gli orrori del colonialismo nel Congo belga e in Amazzonia, ribelle, impiccato a Londra nel 1916 dopo la Rivolta di Dublino. Era omosessuale, e per questo non ottenne clemenza (anzi accanimento). La storia di Casement è nota. Quello che m’interessava era il resoconto di quattro scrittori che se ne sono fatti testimoni. Joseph Conrad lo conobbe nel 1890, in Africa, poco prima d’imbarcarsi nel viaggio che sarebbe diventato Cuore di tenebra; e Casement gli mostrò l’inferno del colonialismo. Mario Vargas Llosa gli ha dedicato un romanzo (Il sogno del Celta). W.G Sebald (Gli anelli di Saturno) una notte s’addormentò e sognò l’irlandese e la sua vita e la sua “lotta al potere”. Infine Colm Tóibín (Amore in un tempo oscuro), che non ha dubbi: Casement è “un eroe gay”. Dopo l’impiccagione, i resti di Casement furono seppelliti nel cortile del penitenziario, senza bara né croce. Solo nel 1965 furono restituiti all’Irlanda.
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L’ebook ha i superpoteri
Alla fin fine i migliori usi che si possano fare di un reader sono due: portarlo in vacanza o in viaggio, usarlo per leggere opere in lingua straniera. Il primo caso si spiega da sé (banale risparmio di chili e spazio). Anche il secondo, ma offre qualche chance in più ad esempi e aneddoti vari.
Elogio dell’ebook
L’estate del 1994 partii per un viaggio on the road verso Francia e Spagna con uno zaino, una tenda e qualche biglietto di treno. Con me avevo un libro di Conrad (Lord Jim) e uno di Easton Ellis (Less than zero). E un vocabolario d’inglese per le parole che non conoscevo.
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