E’ trascorso qualche mese e inizia l’inverno quando Kauder già convinto di non interessare più a nessuno e potersi ferire nel suo solipsismo riceve una lettera per mano di un viaggiatore di passaggio. Viene da Georg e le preferirebbe rogne o torture ma deve leggerla e lo fa con nausea: Ho ritrovato l’eleganza e l’unicità dei palazzi di Torino e Milano insieme alla raffinatezza dei quartieri parigini e berlinesi «Caro fratello, da alcune settimane sono arrivato a Città del Messico e già posso affermare che nessuna capitale europea è tanto bella. Se vedessi questi luoghi te ne innamoreresti quanto me;…
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Trockij in the sky with diamonds
Un tempo, molto tempo fa, mi stava simpatica l’Urss, l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche. Mi stava simpatica ma non ci sarei mai andato a vivere. Diciamo che mi stava simpatica da lontano. Mi piaceva studiarla. E naturalmente studiandola prendevo tutto il pacchetto: la rivoluzione, i politici rivoluzionari, gli artisti rivoluzionari, i mugicchi massacrati, gli ebrei massacrati, i polacchi massacrati, i poeti massacrati, i gulag. Era proprio l’insieme, il pacchetto, a ispirarmi tanta empatia per l’Urss. Amavo l’Urss per le sue sofferenze.