Felice Chilanti (1914-1982), parte due

Le altre parti della biografia

Tornato a Roma si scopre ancor più rivoluzionario di prima: diventa a pieno titolo giornalista quando l’assumono come redattore al Lavoro fascista dove, tra gli altri, scrive l’articolo Difesa del sindacato. S’impegna in una battaglia per la distribuzione della ricchezza, scrive col collega Ettore Soave (economista e vicino a Rinaldo Rigola) il saggio Dominare i prezzi e superare il salario.
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Il 25 aprile di mio padre

C’è una casa nel corso del tempo dove un uomo non parla, un bicchiere di whisky sta sulla libreria scura, una sigaretta accesa sta sul bordo dello sgabello, un televisore trasmette gli anni settanta, un bambino squaderna un libro di Gianni Rodari sul pavimento, una palla rotola sul parquet scheggiato, un gatto entra dal terrazzo, centinaia di volumi crescono negli scaffali fino al soffitto: di letteratura, storia, teatro, poesia, sociologia, denuncia, compromesso, reazione, rassegnazione, rivoluzione e provocazione. Ma il libro numero uno è lui, il signore in poltrona.


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La cassaforte del fascismo

Estratto dal diario di D.O., Londra, 25 settembre 1925

“Arriva da Parigi, mittente anonimo (ma è Tirsi di sicuro) e staffetta elusiva, l’elenco completo dei finanziatori del fascismo dal 1921 al marzo di quest’anno. Ci sono tutti i nomi: industriali, agrari, massoni, aziende pubbliche e private, bottegai, conti, principi, avvocati, notai, cantieri navali, cartiere, geometri e cavalieri, concerie e saponerie, bottonifici, editori, armatori.

Accanto a ogni nome le lire versate. Trascrivo a caso: Acquedotto di Palermo: 2000 lire, Società italiana per la fabbricazione dell’alluminio: 1000 lire, Banca agricola milanese: 1000 lire, Banca Bergamasca: 10.000 lire, Banca nazionale di Credito: molteplici versamenti da 10.000 e 45.000 lire. E tante altre banche, troppe. Rusconi: 500 lire, Piaggio: 2000 lire, Brioschi: 2000 lire, Armatori Riuniti: 1000 lire, Istituto romano beni stabili: 100.000 lire, Calzaturificio Bernina: 500 lire, Industria bottoni Binda, Milano: 500 lire, Birrerie meridionali: 1500 lire.

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